I Bastoncini da trekking

Due escursionisti con i bastoncini
Due escursionisti con i bastoncini

Agli inizi degli anni 90 sui sentieri delle montagne europee hanno fatto la loro prima comparsa i bastoncini da trekking e nel giro di pochi anni la loro diffusione è aumentata in modo considerevole tanto che oggi quasi tutti gli escursionisti li usano.

La mia esperienza personale con questi attrezzi è una sorta di caso simbolico di cambio di opinione, inizialmente mi ero sempre posto la domanda “Ma non gli danno fastidio sti due affari in mano??, ma come fanno??”. Per diversi motivi per un lungo periodo avevo abbandonato la montagna, e quando ci sono ritornato la mia mancanza di allenamento pesava come un macigno.

Quale migliore occasione per provare i bastoncini, tanto snobbati prima, e tanto venerati ora!

Sono un convertito al credo dei bastoncini ed ecco il perché: lo scarico di lavoro muscolare dalle sole gambe, alle braccia, spalle e petto sia in salita  è notevole, ed è in discesa che il loro aiuto diventa provvidenziale per evitare un sovraccarico delle ginocchia con conseguente usura dei legamenti e delle cartilagini.

Altra qualità è la stabilità e il miglior equilibrio offerto anche su sentieri particolarmente sconnessi, o ripidi, serve solo un po’ di esperienza e si perderà la pessima abitudine di piegare la schiena in avanti per cercare con la mano, l’appoggio necessario per mantenere l’equilibrio.

La velocità di progressione su sentieri dal fondo compatto e uniforme (tipo una buona mulattiera) diventa assai più rapida, dandoci la possibilità di guadagnare preziosi metri di dislivello in meno tempo.

Da un punto di vista più generale inoltre l’uso delle bacchette è un ottimo esercizio fisico perché coinvolge molti più muscoli rispetto alla camminata tradizionale, quindi stimola e favorisce la cicolazione sanguinia.


Il corretto utilizzo dei bastoncini
Il corretto utilizzo dei bastoncini

Nell’animazione che vedete è raffigurato il giusto movimento e la giusta lunghezza dei bastoncini, il dettaglio più importante da notare è che la punta del bastoncino non poggia mai a terra davanti al piede, ma sempre dietro. o al massimo accanto.

Teniamo presente che i bastoncini si devono muovere alternati ai piedi, se butto in avanti il piede destro, butto in avanti il bastoncino sinistro e viceversa, se il bastoncino tocca il terreno più avanti rispetto al piede, il movimento che stiamo facendo è sbagliato e probabilmente dovremmo anche diminuire la lunghezza della bacchetta.

Se non si mantiene questa coordinazione, l’uso di questi attrezzi risulta inutile o disagevole.

Il punto di appoggio del bastoncino, arretrato rispetto al piede, ci consente di scaricare al suolo la spinta del braccio, della spalla e del pettorale in modo ottimale, facendo così otterremo la massima efficacia possibile dal movimento.

Solo quando il fondo del sentiero risulterà decisamente sconnesso, con molte buche o gradoni, l’utilizzo dei bastoncini passerà da una pura spinta ad una funzione di punto di appoggio e di equilibrio, in tal caso potremo usarli in modo diverso e meno fluido.

A volte quando il sentiero, pur mantenendo un buon fondo uniforme si fa molto ripido, viene naturale cominciare ad usare i bastoncini all’unisono senza più alternarli, si tende quindi a buttarli in avanti tutti e due e usarli poi come doppio punto di appoggio su cui issarsi. Nonostante venga spontaneo, questo movimento è comunque sbagliato dal punto di vista della postura perchè ci fa piegare troppo la schiena in avanti.

La mossa vincente nella salite più ripide è rallentare il passo e mantenere costante il passo alternato dei bastoncini.


Controindicazioni

I bastoncini sono molto utili, in alcuni casi indispensabili, ma hanno anche delle controindicazioni, la più comune è quella di aumentare il consumo calorico.

Se quando camminate usate i bastoncini e quindi un numero maggiore di muscoli, il vostro consumo calorico aumenterà, ottimo stratagemma per dimagrire, ma le vostre energie si esauriranno più velocemente e la stanchezza potrebbe giocarvi qualche brutto scherzo, è possibile ovviare portandosi qualcosa di adeguato da mangiare durante il percorso.

L’aumento del consumo calorico è dato anche dalla maggiore velocità che i bastoncini possono aiutarci a sostenere, maggiore velocità, maggior consumo calorico.

Altro aspetto riguarda l’equilibrio, un uso massiccio potrebbe fare perdere l’abitudine all’equilibrio naturale del nostro corpo quando cammina, specialmente se si inizia l’attività di escursionisti facendo subito ricorso ai bastoncini. Per ovviare a questo problema è sufficiente imparare ad alternarne l’uso, portandoli sempre con se, ma usandoli solo alcune volte.


Modelli di Bastoncini

Diversi modelli di bastoncini
Diversi modelli di bastoncini

Ci sono più tipi di bastoncini, ma la differenza sostanziale è nel materiale di costruzione; alluminio, fibra di vetro e carbonio sono i materiali più usati che determinano il prezzo finale. L'alluminio è particolarmente usato per la costruzione dei bastoncini da principiante e livello intermedio, i prezzi variano a secondo del marchio ma mediamente costano circa € 40,00, mentre il carbonio è usato per bastoncini di livello più alto e i prezzi oscillano tra i € 50,00 e € 70,00. Molto importante è il materiale dell'impugnatura dove viene privilegiato il sughero per le ottime qualità di morbidezza, assorbimento del sudore e miglior "termicità" rispetto alla plastica.

Esistono inoltre impugnature in spugna rigida che hanno medesime qualità al sughero.

In commercio esistono bastoncini telescopici e bastoncini a corpo intero; i primi sono generalmente i più idonei all'escursionismo.


Le punte dei bastoncini

Punte da asfalto o sterrato ben battuto
Punte da asfalto o sterrato ben battuto

I bastoncini terminanto tutti con una punta in metallo (carbonato di tungsteno) sagomato per garantire una buona presa su ogni terreno, esistono però degli accessori intercambiabili che possono essere più utili a seconda del terreno su cui si cammina.
Se ci troviamo in mezzo alla neve possiamo montare le "rotelle" tipiche dei bastoni da sci, queste aiuteranno a compattare la neve quando spingiamo la punta verso il basso dandoci una maggiore stabilità.
Se ci troviamo su una mulattiera ben battuta possiamo optare per per delle punte che si infilano a copertura di quella metallica, queste punte possono avere forme diverse, possono essere piatte o a mezza sfera, sono ottime sugli sterrati ben compatti ma non sono consigliabili se si procede su un fondo sconnesso o ripido, in quel caso la punta im metallo sarà la migliore soluzione.


La lunghezza dei bastoncini

Posizione di riferimento della seconda scuola di pensiero
Posizione di riferimento della seconda scuola di pensiero

Esistono tre scuole di pensiero in merito all'altezza corretta dei bastoncini;

 

> La prima determina l'altezza dei bastoncini in base ad un coefficiente di 0,66 che viene moltiplicato per l'altezza espressa in centimetri della persona. Esempio cm 175 x 0,66 =115.

 

> La seconda determina l'altezza corretta dei bastoncini considerando che l'angolo del braccio, perpendicolare all'avambraccio, al momento dell'impugnatura del bastoncino deve essere leggeremente inferiore ai 90°. (come nell'immagine) Questa teoria tiene in considerazione le diverse misure antropometriche del singolo individuo.

 

> La terza considera l'altezza corretta dei bastoncini quella che arriva all'ombelico. Tutte e tre alla fine si allineano abbastanza.

 

Indipendentemente dalla scuola di pensiero che deciderete di seguire, il risultato che otterrete sarà una lunghezza ideale per camminare su tratti pianeggianti e su salite non particolarmente ripide, diciamo circa non superiori ai 15°-20°. Quando la pendenza supera questa soglie potrebbe essere opportuno accorciarli leggermente per continuare ad avere la possibilità di usarli nel modo corretto.

In fase di discesa invece, per avere una maggiore stabilità è consigliabile allungarli di 5-10 centimetri, quando si scende, va sempre mantenuto il passo alternato come in salita ma in questo caso conviene che la punta del bastoncino venga poggiata a terra pochi centimetri avanti rispetto al piede, per garantire il giusto appoggio e consentirci di scaricare il peso dalle gambe


I bastoncini e lo zaino

In alcune situazioni, dovrete riporre i vostri bastoncini nello zaino, a volte in prossimità di tratti molti ripidi con facili roccette da superare, o in presenza di tratti attrezzati con una fune o una catena, o semplicemente perchè preferite usarli solo in salita e non nei tratti pianeggianti.

E' importante assicurarsi che siano riposti nello zaino in modo tale da non rappresentare alcun rischio per voi o per chi vi è accanto.

Appenderli senza attenzione alla prima cinghia libero dello zaino lasciandoli liberi di dondolare è sbagliatissimo, possono infilarsi fra le vostre gambe mentre camminate o rotolarvi lungo i fianchi e sulle braccia.

Anche infilare i bastoncini orizzonatalmente nella parte superiore dello zaino lascionadoli sporgere sia a destra che a sinistra è sbagliato! Vi ostacoleranno andando a sbattere contro ogni possibile ostacolo ai lati di un sentiero, alberi, rocce o altri gitanti che procedono in senso opposto al vostro.

Il modo migliore è chiuderli e riporli all'interno dello zaino o fissarli alle apposite cinghiette laterali di cui ogni buono zaino deve essere dotato.


La manutenzione

I bastoncini sono strumenti piuttosto robusti, ma hanno bisogno di un minimo di manutenzione, quando terminante la vostra escursione dategli una sciacquata per togliere terra e polvere, specie in prossimità delle giunture.

Quando li richiudete non stringete le viti, è inutile sottoporli ad una inutile pressione se non li utilizzate.

Se svitate completamente le ghiere i tre segmenti dei bastoncini si staccherranno, questo sistema è utile per pulirli al meglio proprio nelle loro parti più importanti e delicate.