La segnaletica dei sentieri

Segnaletica in Dolomiti
Segnaletica in Dolomiti

La rete dei sentieri che percorre le nostre montagne è la diretta eredità dei percorsi che in epoche lontane gli uomini percorrevano a piedi per raggiungere villaggi e paesi separati da vallate più o meno distanti, nel corso degli anni sono stati aperti valichi e passi; e sono state tracciate mulattiere che seguono lentamente i fianchi delle montagne. Con il passare degli anni e con il fenomeno del turismo, questa rete è andata via via allargandosi fino a tessere fitte trame escursionistiche nelle località montane più frequentate.

La maggioranza di questi sentieri sono segnalati e identificati con dei nomi o con delle sigle, le sigle sono spesso numeriche o alfanumeriche. Non esiste una legisltazione precisa in materia di nomenclatura o di segnaletica dei percorsi così è molto probabile che passando di nazione in nazione, di regione in regione (e a volte anche di provincia in provincia), la segnaletica sia molto differente, in termini di posizionamento, colori e misure. Il Club Alpino Italiano, attraverso la Commissione Centrale per l'Escursionismo, fra il 1990 e il 1996 ha tentato di definire gli standard cui attenersi e tale indirizzo è stato fatto proprio non solo dalle sezioni e sottosezioni CAI, ma anche da numerosi enti territoriali pubblici e privati per i quali il CAI è diventato l'interlocutore di riferimento per la segnaletica e la sentieristica in generale.

In linea generale possiamo identificare due tipi di segnaletica, principae e secondaria:

Segnaletica principale È detta anche verticale ed è generalmente costituita dalle tabelle poste all'inizio del sentiero e agli incroci più importanti che contengono informazioni sulle località indicando nome e quota del luogo di partenza o dei luoghi di destinazione con i tempi di percorrenza e il numero di sentiero, detto anche segnavia; altri tipi di tabelle sono previste per i sentieri tematici, per invitare a camminare entro il sentiero, per il rispetto della flora e della fauna locale, per i sentieri attrezzati, per le vie ferrate, ecc.

Segnaletica secondaria È detta anche orizzontale o intermedia ed è formata da segnavia a vernice di colore bianco-rosso o rosso-bianco-rosso (detto anche bandierina e che contiene il numero del sentiero) posti all'inizio e lungo il sentiero, su sassi o piante, utilizzati per offrire l'informazione di continuità e conferma del percorso.

Il Rosso e il Bianco sono i colori più diffusamente utilizzati per indicare un sentiero sia in segnaletica verticale che orizzontale, c’è però una importantissima eccezione, la Valle d’Aosta, ha adottato la segnaletica svizzera, ovvero il colore giallo al posto dell’accoppiata bianco/rosso, che in questo caso vengono usati per delimitare le celle forestali!

Il consiglio è sempre quello di informarsi presso i locali uffici del turismo o delle guide alpine.

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SImboli della segnaletica dei sentieri del CAI
consiglio di prendere visione di questa tabella esplicativa dei segnavia del CAI
3.2_-_Simboli_Segnaletica_CAI.jpg
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Diversi tipi di sentieri

In montagna non tutti i sentieri sono uguali e non mi riferisco solo alla lunghezza e alla difficoltà ma proprio alla tipologia, per questo motivo è facile incontrare dei segnavia dedicati alla mountain bike o alle ciaspole, oppure sentieri tematici, geologici, glaciologici o faunistici, ognuno di questi sarà indicato con un segnavia e con un nome ben preciso per evitare che possa essere confuso con un altro.

È possibile anche incotrare dei percorsi segnalati come ad uso specifico delle bici, in tal caso consiglio vivamente di non percorrerli a piedi e di rispettare la segnaletica!

Esistono poi delle situazioni in cui la segnaletica tradizionale non può più essere utilizzata, quando ad esempio non ci sono più disponibili alberi su cui tracciare un segno colorato e si è in ambienti di alta montagna dove la neve coprirebbe per lunghi periodi i sassi che costituiscono il fondo del nostro percorso. In questi casi si ricorre alla costruzioni degli “ometti segnavia” ovvero delle piccole piramidi di sassi alte circa 40-50 centimetri che danno l’idea dello sviluppo della via da seguire.