Giro Dei Campelli

               Le dolomiti a due passi da Milano

Lo Zuccone Campelli
Lo Zuccone Campelli

4 panorami per 4 punti cardinali

A circa un’ora di auto da Milano, tra i panoramici piani di Bobbio e Artavaggio che si affacciano sulla Valsassina, sorge lo Zuccone Campelli, un monolite calcareo frastagliato e ricco di torri, canalini, diedri e pareti, tanto da sembrare una riproduzione delle dolomiti in mezzo alle prealpi lombarde!

Da sempre meta di climber e dei famigerati Ragni di Lecco vista la sua verticalità e le innumerevoli vie di roccia presenti specialmente sul versante dei Piani di Bobbio, lo zuccone si compone sostanzialmente di tre cime, lo Zuccone Campelli, lo Zucco di Pesciola e lo Zucco Barbisino, i tre insieme formano uno stretto anfiteatro ben apprezzabile se si risale la valle dei Camosci (dai Piani di Bobbio).

La cima dei Campelli è raggiungibile a piedi per un lungo sentiero dai piani di Artavaggio o seguendo la via ferrata Minonzio dai piani di Bobbio.

Ma oltre alla possibilità di salire sulla vetta, lo zuccone offre un impegnativo ma molto appagante giro intorno alle sue pareti, dalle più dolci del versante Est, passando per quelle più “fantasy” del versante Sud, le severe del versante Ovest e le più frastagliate e sregolate del versante Nord. 4 punti cardinali, 4 mondi differenti in una sola escursione.

La prima parte del giro, che parte dalla stazione a monte dei piani di Artavaggio, segue il percorso del Sentiero degli Stradini, un sentiero attrezzato tecnicamente non difficile ma a tratti molto esposto, ideale per i principianti che vogliono iniziare a prendere confidenza con terreni più tecnici a patto che siano legati e seguiti da un esperto!

Considerando l’esposizione dei passaggi, e la lunghezza generale del percorso, l’inverno è da escludere come periodo della gita.

Fatela in estate e ricordate che l’ultima corsa della funivia è alle 17.30, persa quella, o trovate un passaggio a valle, o vi fate una lunghissima discesa a piedi….. o altrimenti, scelta migliore, vi fermate a dormire in uno dei rifugio ai Piani di Artavaggio!

Giunti alla fine del Sentiero degli Stradini presso i Piani di Bobbio, è possibile interrompere la gita e scendere in funivia a Barzio, da qui una navetta vi riporta a Moggio, alla stazione per Artavaggio, ricordatevi sempre di informarvi sugli orari delle funivie!

Descrizione della gita

Da Moggio si sale in funivia e dalla Stazione a monte dei piani di Artavaggio si segue la mulattiera, si oltrepassano subito il rifugio Sassi Castelli, Baita della Luna (ottima la cucina e l’accoglienza) e il Casari, poco prima di giungere al Casari, si abbandona la mulattiera e si taglia nel prato per eliminare qualche tornante, si torna sulla mulattiera che porta al Rif. Nicola, ma con una svolta a SX la si abbandona di nuovo per giungere ad un crocevia dove gireremo a SX. Si sale verso la parte più dolce dello Zuccone, in uno scenario di sassi bianchi e pini mughi puramente dolomitico, si ignora il bivio per il Rif. Cazzaniga Merlini e si prosegue a SX, poco dopo si tiene ancora la SX evitando una mulattiera e si continua a salire in diagonale seguendo le indicazioni (non ottime) per il sentiero degli stradini, piani di bobbio, rifugio Lecco.

Ben presto ci ritroviamo sotto il versante Sud e iniziamo a percorrere il sentiero degli Stradini che sale e scende restando a mezzacosta tagliando tra pascoli ripidissimi che sfociano in torri di roccia bianca macchiata da ciuffi d’erba, se capitate in questo tratto con la nebbia non temete, il sentiero è ben evidente e non potete mancarlo e sembrerà di essere in una pagina del Signore degli Anelli. Il sentiero continua tra corde fisse e staffe fino al bivio per la ferrata che sale  allo zucco di Pesciola e che noi evitiamo, in breve arriviamo  alla bocchetta di Pesciola, giriamo a DX e arriviamo al Rif. Lecco ai piani di Bobbio, breve sosta e si riparte restando il più possibile vicino allo zuccone senza scendere verso la Funivia dei piani di Bobbio, si taglia la mulattiera che dal Rif. Nicola scende ai Piani e si procede verso nord, qui la traccia è quasi inesistente, diventa evidente solo più avanti nei pressi di un baitello dove si incrocia il sentiero che sale dai piani di Bobbio, qui si seguono le indicazioni per la bocchetta dei Mughi e si sale di nuovo, la bocchetta dei Mughi separa il Corno Grande dallo Zucco Barbisino e la si raggiunge in uno scenario assolutamente sconvolto da rocce sparse e cespugni di mughi e rododendri che in estate rilasciano un meraviglioso profumo di montagna! Giunti alla Bocchetta inizia la discesa che ci riporta verso Artavaggio, ma non illudetevi, bisogna camminare ancora un po! Si procede sostanzialmente in Direzione Sud Est, fino a raggiungere il Rif. Cazzaniga Merlini, da qui si taglia la mulattiera procedendo dritti sulle tracce tra i pascoli verso sud che riportano ai primi rifugi dei piani di Artavaggio e alla Funivia



il percorso

Lunghezza totale: 11,9 Km

Dislivello totale: 801 mt

Pendenza media: 11,4%

Carattere della gita: EEA

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Punti d'appoggio:

Rif. Baita della Luna

Rif Sassi Castelli

Rif Casari

Rif Cazzaniga Merlini

Rif. Lecco