I Laghi del Barbellino

la ripida salita accanto alle cascate del Serio

le Cascate del Serio
le Cascate del Serio

Dalle cascate ai laghi

I laghi del Barbellino sono due laghi, uno artificiale, uno naturale, che si trovano in alta val Seriana, sopra il comune di Valbondione.

Si tratta di una gita classica della valle, non lunghissima ma molto ripida nella prima parte fino al rifugio Curò, una volta giunti al rifugio se non si è troppo stanchi, è possibile completare il giro e raggiungere il secondo Lago, quello naturale, sulle cui rive sorge il Rifugio Berbellino.

L’escursione è tipicamente estiva o autunnale, la presenza di neve, vista la pendenza del prima parte potrebbe complicare parecchio le cose!

Dalle acque raccolte nell’invaso del Barbellino hanno origine le famose Cascate del Serio, visibili però solo in determinati giorni dell’anno, quando l’invaso viene parzialmente svuotato.

Situato a un'altezza di 1.862 mslm il lago artificiale raccoglie le acque provenienti dalla Valle del Trobio, dalla Valle della Cerviera, dalla Valle della Malgina, dalla Valle del Lago e dal Lago del Barbellino Naturale.

Il colore verdastro è dovuto alla torbidità delle acque provenienti dalla Valle del Trobio, vallata racchiusa tra il Monte Costone, il Monte Trobio, il Monte Gleno, il Pizzo dei Tre Confini e il Pizzo Recastello, e alla sommità della quale si adagia il Ghiacciaio del Gleno.

La costruzione della diga è stata progettata a partire dal 1917 e terminata nel 1931.

La zona è ricca di vallate e montagne molto belle, per questo il Rifugio Curò è molto frequentato. Se volete dormire qui la prenotazione è obbligatoria! Da qui dipartono i sentieri per il Pizzo del Diavolo della Malgina, il Pizzo Recastello, il Pizzo dei Tre Confini, il Monte Gleno, il Monte Trobio, il Monte Costone, il Pizzo Strinato, il Monte Torena, le cime di Caronella, il lago del Barbellino Naturale, il Pizzo Coca ed altri ancora. Il passaggio sulla diga è sbarrato, e per poter passare dall'altro lato bisogna scendere sotto la diga e risalire dall'altro lato.

descrizione della gita

Da Valbondione si prende la via Pianlivere e tenendo la DX si arriva in fondo dove inizia il sentiero che sale subito ripido nel bosco, dopo pochi metri si deve deviare subito a SX, si risale sempre nel bosco e presto questa deviazione ci porta di nuovo sul sentiero CAI 305 che seguiamo per circa 600 metri finchè diviene decisamente più ripido il segnavia diventa il 332. Si sale a zig zag e poco prima di raggiungere l’osservatorio faunistico, si prende il sentiero che sale alla nostra DX, sempre il 332, si prosegue ancora nei boschi fino a circa 1430 mslm, qui le piante si diradano e la pendenza si impenna. Urge fare un bel respiro, mettere le ridotte abbassare la testa e tenere duro fino a raggiungere la conca in cui sorge il lago artificiale, qui il panorama ripaga della fatica!

Si svolta a DX e in breve si arriva al rifugio Curò. A questo punto se le gambe lo consentono possiamo proseguire sul segnavia 308 che porta al rifugio Barbelino.

Il sentiero parte dal rifugio Curò, il lago artificiale resta alla nostra SX, si evita il bivio per il pizzo dei tre Confini e si cammina, con pendenza molto più dolce che non nel primo tratto, fino all’estremità del lago. Qui si deve scarpinare un poco per risalire verso la conca del lago naturale del Berbellino, quando il sentiero si fa più facile incontriamo il bivio a SX per il Pizzo del Diavolo della malgina, il lago della malgina e il passo Bondione, ma proseguiamo dritti, in leggera discesa, e in pochi minuti raggiungiamo il lago e il rifugio Berbellino, decisamente meno caotico del Curò!

Si rientra per lo stesso itinerario.



il percorso

Lunghezza totale: 8,27  Km

Dislivello totale: 1320 mt

Pendenza media:19,4%

Carattere della gita: EE

Download
il percorso
Il tracciato della gita in formato KMZ
rifugio Curò.rar
Archivio dati compresso 7.6 KB

Punti d'appoggio:

Rifugio Curò

Rifugio Barbellino