Trekking dei 3 Signori

il pizzo dei 3 signori dal rifugio Grassi
il pizzo dei 3 signori dal rifugio Grassi

Esiste un percorso che collega le provincie di Lecco, Sondrio e Bergamo passando per le alpi orobiche occidentali, che in alcuni punti si sovrappone all’alta via della Valsassina e che porta dritti sulla cima del Pizzo dei tre Signori, il nome deriva dalla storica suddivisione di tre antiche amministrazioni politiche, Stato di Milano, Repubblica di Venezia e canton dei Grigioni.

Il trekking parte dal lecchese, dai piani di Artavaggio che si raggiungono comodamente in funivia e termina a Morbegno in Valtellina compiendo un itinerario ad esse che si svolge idealmente da sud verso nord. Durante il trekking si incontrano diversi punti attrezzati con corde e catene per facilitare il passaggio, e in alcuni tratti il sentiero si fa molto esposto, pur non essendoci difficoltà tecniche rilevanti è necessario avere ottima dimestichezza su terrenti ripidi, e semplici basi di alpinismo o comunque di progressione con l’ausilio delle mani, se al vostro gruppo si dovesse unire un neofita, è opportuno avere una corda o un set da ferrata per fargli sicurezza nei tratti più esposti.

Le singole tappe non hanno mai dislivelli enormi, ma considerando la lunghezza totale è necessario un adeguato allenamento.

Sconsiglio questo trekking per i principianti a meno che non siano seguiti da persone più esperte.

Per il resto la segnaletica durante il percorso è decente e si seguono linee piuttosto facili ed evidenti, dal punto di vista del panorama siamo a livelli davvero alti, già prima di salire la cima del Pizzo dei Tre Signori, durante l’avvicinamento al rifugio Grassi, le creste della Valsassina offrono panorami eccellenti sulle alpi orobiche.

Il trekking è da farsi in periodi estivi e dopo essersi accertati che il grosso della neve si sia sciolto.

Per il resto i consigli sono sempre gli stessi, studiate il percorso, avvisate i rifugisti dei vostri spostamenti e controllate il meteo!

 

dislivello complessivo: 3130 mdd

distanza complessiva: 52 km

elevazione min, med ,max: 273, 1745, 2553 mslm

periodo consigliato: estate

numero tappe: 7

Livello di difficoltà: EEA

punti d'appoggio:

 

Rifugio Gran Baita

Rifugio Grassi

Rifugio FALC

Rifugio Salmurano

Rifugio Ca San marco

Rifugio Alpe Piazza

 


Tappa 1

il sentiero Degli Stradini
il sentiero Degli Stradini

Dai Piani di Artavaggio al Rifugio Gran baita

Dislivello: 381 mdd

Lunghezza: 7,34 Km


Dall’arrivo della funivia si segue la mulattiera che sale verso il rifugio Nicola e il rifugio Merlini, molto prima dei raggiungere questi rifugi si abbandona la mulattiera principale e si sale a sinistra verso il sentiero degli stradini, il bivio è a circa 1720 slm e non ci sono indicazioni! Si risale a tratti ripidamente fino al Colletto di Faggio da cui inizia il sentiero degli stradini vero e proprio. Si procede lungo l’evidente traccia attrezzata con corde e staffe metalliche, molto esposta in alcuni tratti ma senza difficoltà tecniche rilevanti. Il sentiero degli stradini costeggia tutto il versante meridionale dello zucconi Campelli regalando scorci molto suggestivi che si aprono tra le guglie rocciose e termina in prossimità della bocchetta di pesciola, nei pressi del rifugio Lecco, da qui con estrema semplicità si giunge al rifugio Gran Baita.


Tappa 2

Il Rifugio Grassi visto dalla bocchetta Foppabona
Il Rifugio Grassi visto dalla bocchetta Foppabona

Dal riufugio gran baita al Rifugio Grassi

Dislivello: 551 mdd

Lunghezza: 5,97 km

 

Dal rifugio Gran Baita si seguono le indicazioni verso nord per il sentiero 101 delle Orobie Occidentali, si può scegliere se seguire quello più a ovest, vicino alle linee di cresta iniziali o quello più a est, vicino alla mezzacosta, entrambi gli itinerari si ricongiungono nei pressi del Passo Cedrino, da qui si prosegue seguendo l’evidente traccia sempre in direzione Nord, si evita il bivio per il rifugio Buzzoni che si stacca a sinistra dal passo Gandazzo da cui inizia la risalita, un po’ ripida dello Zucco del Corvo, si prosegue evitando di salire la cima del Monte Foppabona aggirandolo ad est e si inizia la discesa verso la bocchetta di Foppabona, da cui si raggiunge facilmente il rifugio Grassi.

Tutto l’itinerario è estremamente panoramico e privo di difficoltà


Tappa 3

Il segnavia che indica la via del Caminetto al Pizzo dei 3 Signori
Il segnavia che indica la via del Caminetto al Pizzo dei 3 Signori

Dal Rifugio Grassi al Rifugio FALC

Dislivello: 560 mdd

Lunghezza: 5,12 km


Dal rifugio Grassi si continua sul segnavia 101, verso est in direzione del Pizzo dei tre signori che diviene ben presto visibile in lontananza, tutta la prima parte del tragitto è molto semplice e senza pendenze faticose che si concentrano tutte per l’assalto.

Ci si porta inizialmente alla bocchetta Vaghi di Sasso poi si piega verso Est e si continua dritti fino al pian delle Parole, da qui si seguono le indicazioni per la via del Caminetto che seguiremo per raggiungere la cima del Pizzo dei tre Signori.

La salita è molto ripida e spesso ci si aiuta con le mani, ci sono corde e catene che aiutano nella progressione, il Caminetto è una stretta gola che porta alla cima, verticalissima in alcuni punti, ma sempre ben protetta e poco esposta, richiede comunque esperienza e passo sicuro!

Dalla cima del Pizzo, da cui si gode un bellissimo panorama che spazia fino alla val d’Aosta, si scende lungo il versante nord in direzione del rifugio FALC. Durante la discesa non è raro avvista stambecchi in branchi!


Tappa 4 

il Lago di Trona
il Lago di Trona

Dal Rifugio FALC al Rifugio Salmurano

Dislivello: 382 mdd

Lunghezza: 6,76 Km


Dal Rifugio FALC si scende in direzione del lago d’Inferno e successivamente sempre in discesa verso il Lago di Trona. Si cammina sulla diga che forma il bacino e si inizia a risalire il sentiero che poi restando a mezzacosta aggira il fianco settentrionale del pizzo di Tronella, evitando ogni deviazione che porta verso valle si arriva alla Sorgente di Val Tronella, da cui ha origine l’omonimo torrente, (1820 mslm circa). A questo punto il sentiero aggira il fianco settentrionale della roccia di Pescegallo e in breve si giunge al rifugio Salmurano.


Tappa 5

Il Passo Verrobbio
Il Passo Verrobbio

Dal Rifugio Salmurano al Rifugio Ca San Marco

Dislivello: 412 mdd

Lunghezza: 6,36 Km

 

Dal rifugio Salmurano si seguono le indicazioni per il lago di Pescegallo, lo si aggira parzialmente e dalla punta settentrionale del lago si inizia a risalire di quota dapprima dolcemente, poi quando ci si avvicina al passo sopra il lago la salita si fa più ripida e faticosa. Raggiunto il passo si prosegue facilmente verso il piccolo lago del verrobbio e poco dopo si giunge al Passo Verrobbio (2020 mslm circa) dal passo, inizia la discesa verso il Rifugio Ca San Marco che si vede in lontananza nella conca sopra il lago di Valmora.


Tappa 6

Panorama dal Passo San Marco
Panorama dal Passo San Marco

Dal Rifugio Ca San Marco al Rifugio Alpe Piazza

Dislivello: 589 mdd

Lunghezza: 10,8 Km


Dal rifugio Ca San Marco si sale ancora sul segnavia 101 fino al Passo San Marco, per evitare di scendere sulla strada provinciale, dal passo è possibile prendere il sentiero chiamato Strada Priula che scende verso il fondovalle. Circa a quota 1700 mslm dalla strada Priula si stacca sulla destra una mulattiera che si ricollega alla strada provinciale, la si segue e poi si percorre la provinciale in discesa finchè alla nostra destra si incontra un gruppo di baite allineate lungo la provinciale, il sentiero parte dalla baita più in basso, (la prima che si incontrerebbe salendo) ed è poco battuto e poco segnato. Il sentiero continua a mezzacosta senza mai scendere ne salire troppo, quindi se vi trovate a camminare per più di una ventina di minuti dritti in salita o in discesa, forse avete sbagliato strada! Il sentiero che attraversa panorami molto selvaggi ed affascinanti vi condurrà al rifugio Alpe Piazza!


Tappa 7

Il Monte Baitridana
Il Monte Baitridana

Dal Rifugio Alpe Piazza a Morbegno

Dislivello: 55 mdd

Lunghezza: 9,63 Km


Dal Rifugio Alpe Piazza inizia la lunga discesa verso Morbegno, si seguono i segnavia per il monte Baitridana, da cui si prosegue la discesa sull’ampia sella boscosa fino all’Alpe Pitalone, dall’Alpe si segue una mulattiera verso la frazione di Arzo, si attraversa la piccola località camminando per poco sulla provinciale che sale al passo San Marco e  a circa 704 mslm si piega a destra per un sentiero che taglia gli ultimi tornanti, si continua in discesa, tagliando gli ultimi tornanti che ci separano da Morbegno, da qui con treni o autobus di linea è possibile ritornare in valsassina alla funivia dei Piani di Artavaggio!


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