Cima Di Dasio

La Val Sassina offre molti scenari differenti, alcuni di questi possono essere raggiunti seguendo itinerari ancora poco battuti, questo è il caso della Cima Di Dasio, la montagna che si erge sopra l’abitato di Esino Lario.

La gran parte del turismo che raggiunge questo angolo di montagna tende a stazionare nei pressi del Cainello, la piccola conca facilmente raggiungibile in auto da cui partono diversi sentieri, uno di questi si snoda lungo le cime che si alternano fino alla Cima di Dasio.

L’itinerario passa per il Pizzo di Cich (1454 mslm), il Pizzo di Zirlaca (1408 mslm), la Cima di Cavedo (1504 mslm) e infine la cima di Dasio (1510 mslm).

Tutto il percorso si svolge prevalentemente in cresta all’interno di una faggeta che offre però molti punti panoramici soprattutto nella sua parte finale quando si può vedere il lago.

Il sentiero non presenta difficoltà e il periodo migliore per percorrerlo è la primavera o l’autunno, ovviamente è fattibile anche in estate a patto che non sia una pesante giornata afosa che toglierebbe il gusto del panorama!

Superato l’abitato di Esino Lario si prosegue sulla strada provinciale 65 seguendo le indicazione per la Strada del Cainello, l’auto può essere lasciata presso il rifugio cainello o poco oltre, presso lo spiazzo da cui inizia il sentiero delle creste.

Ci si incammina in direzione Nord e in breve si arriva nei pressi del Pizzo del Cich, proseguendo in direzione NordOvest si raggiunge il Passo di Mudrogno (1332 mslm), si continua senza incontrare bivi e si sale al Pizzo di Zirlaca (1408 mslm).

Poco prima di arrivare alla Bocchetta di Cavedo è consigliabile svoltare a sinistra e seguire il sentiero per il Baitello  Casis, il sentiero gira poi a destra e riprende la cresta, questa deviazione allunga un po il giro ma evita di passare dalla bocchetta che alcuni anni fa è stata interessata da uno smottamento e il sentiero più diretto potrebbe essere ancora poco praticabile!

Una volta tornati in cresta si segue sempre il sentiero che porta prima alla Cima di Cavedo e poi in breve a quella di Dasio.

Da questo punto si torna indietro per lo stesso itinerario.