Lombardia

I tappa settore Nord da Maccagno a Monte Olimpino

La prima parte del tragitto lombardo inizia a Maccagno, sulle sponde del lago Maggiore, da qui ci si sposta verso l’entroterra fino ascendere verso sud raggiungendo un punto a metà strada tra Varese e Como. La frazione comasca di Monte Olimpino è il punto di arrivo di questa prima tappa.

Il punto più alto si trova a 1378 mslm in corrispondenza della frazione di Monterecchio, la salita più lunga è quella che collega la piccola frazione di Maccagno chiamata Bassano con Menterecchio, circa 1000 metri di dislivello contonuo, tutta la prima tappa misura 115,58 Km.

Tra i punti più interessanti c’è la cima dei Gradiccioli, i boschi sopra l’abitato di Vibiglione, il panorama dai prati nei pressi della strada militare sopra Bosco Val travaglia, le trincee delle linea Cadorna e il complesso fortificato del monte Orsa nei pressi del Poncione d’arzo, e il Colle San Maffeo da cui poi si raggiunge Monte Olimpino.

Nel complesso solo la prima parte si svolge in territorio montuoso, una volta giunti a Porto Ceresio ci si muove prevalentemente in fondo valle. Ovviamente è sempre possibile decidire di prendere i mezzi pubblici per raggiungere Monte Olimpino.

 Non ci sono difficoltà oggettivesul percorso, solo alcuni punti quandi si attraversano boschi piuttosto fitti bisogna fare attenzione alla via da seguire, mentre scivo queste righe non so ancora a che punto sia la nuova segnaletica del SI.

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Panorama da Maccagno
Panorama da Maccagno
Fortificazioni monte Orsa
Fortificazioni monte Orsa
Parco Naturale di Spina Verde
Parco Naturale di Spina Verde


II Tappa settore Nord da Monte Olimpino a Novate Mezzola

La seconda tappa parte da Como-Monte Olimpino per concludersi a Novate Mezzola, 136 Km che percrrono in buona parte l’alta via lariana sulla sponda occidentale del lago di Como.

In generale è una tappa più montuosa rispetto alla precedente, dove i pernottamenti nei rifugi possono essere più numerosi che quelli in paese. Pur non essendoci punti particoarmente problematici vanno tenuti in considerazione i continui saliscendi per superare le valli laterali del Lago che ci obbligano a lunghe discese e successive risalite.

La tappa più impegnativa è arriva subito e va da Cernobbiao al Monte Bisbino, con circa 1150 metri di dislivello. Il punto più alto di tutta la tappa si trova nei pressi del Monte Sertore a 1362 mslm.

 I punti più interessanti sono il Monte Bisbino, il Sasso Gordona, l’alpe di Colonno, il paesino di Breglia, il panorama dal Santuario di San Domenico di Cremia, la cappella di San Bernardo, l’alpeggio dei Monti di Vercana.

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Rifugio Prabello
Rifugio Prabello
Sasso Gordona
Sasso Gordona
Lago di Novate Mezzola
Lago di Novate Mezzola


III Tappa settore Nord da Novate Mezzola al Rifugio Galli, sentiero roma

La terza tappa è una delle più alpinistiche non solo del tratto lombardo, ma anche di tutto il Sentiero Italia, si svolge infatti seguendo il percorso del famoso Sentiero Roma, un’alta via che collega le valli settentrionali della Valtellina. Per essere svolta in tutta sicurezza la tappa richiede conoscienze ed esperienze alpinistiche di base, si parte da Novate Mezzola e si inizia subito a salire in modo molto deciso risalendo la val Codera fino al passo del Barbacane coprendo ben 2634 metri di dislivello che possono essere spezzati fermandosi a dormire nei rifugi della valle. Dal passo del Barbacane si prosegue lungo il Sentiero Roma fino ad arrivare alla discesa che ci porta alla fine tappa presso il Rifugio Bosio. Il punto più alto della tappa è il passo del Cameraccio che con i suoi 2974 mslm offre uno spettacolo unico.

Viste le alte quote toccate va messa in previsione la possibilità di trovare neve o ghiaccio, quindi bisogna essere attrezzati e preparati!

Tutta la tappa misura 45 Km, chi non ha abbastanza esperienza può seguire la variante sud che verrà illustrata in seguito.

I punti di maggiore interesse sono: la faticosa ma spettacolare salita alla val codera intagliata nella roccia, la Val Codera, Passo del Barbacane, il Rifugio Gianetti il Bivacco Molteni Valsecchi, il rifugio Allievi Bonacossa, il Bivacco Kima, e il Rifugio Ponti

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La Val Codera
La Val Codera
Il Rifugio Allievi Bonacossa
Il Rifugio Allievi Bonacossa
La Vedretta di Caspoggio sul sentiero Roma
La Vedretta di Caspoggio sul sentiero Roma


IV tappa settore Nord dal Rifugio Galli al RIfugio Cristina

Anche la quarta tappa ha uno sviluppo prettamente montuoso di circa 81 Km e richiede esperienza e preparazione per muoversi ai piedi delle meravilgiose pareti del Pizzo Bernina.

Si riprende dal rifugio Bosio e subito bisogna affrontare 1200 metri di dislivello per raggiungere il Passo Ventina da cui inizia la discesa verso la val Malenco. Qui ci si riporta in quota fino alla Bocchetta di Caspoggio, il punto più alto di tutto l’itinerario con i suoi 2997 mslm. Da qui inizia l’avvicinamento all’incantevole lago Palù. godendo una bellissima vista sul pizzo Scalino arriviamo al rifugio Cristina in ValMalenco che chiude questa tappa che va affrontata con cautela visto le alte quote e i terreni alpinistici che vengono toccati.

 I punti di maggior interesse sono: l’Alpe Pirlo, il sentiero glaciologico Vittorio Sella al ghiacciaio della Ventina, il Larice Millenario, l’alpe Forbicina, il panorama sul Monte DIsgrazia, il Lago Palù, il rifugio Mitta, il Rifugio Marinelli Bombardieri, il rifugio Bignami, l’alpe del Rifugio Cristina.

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Passo Ventina
Passo Ventina
Il Rifugio Marinelli Bombardieri
Il Rifugio Marinelli Bombardieri
Passo Campagneda
Passo Campagneda


V tappa settore Nord dal Rifugio Cristina a Livigno

La quinta tappa del Sentiero Italia è lunga ben 120 Km e a circa metà del percorso ci obbliga ad una lunga risalita da Tirano fino al rifugio Schiazzera che ci impegnerà per ben 1800 metri di dislivello, quindi prestate la massima attenzione!

Il punto più alto è il colle delle Mine oltre i 2800 mslm da cui inizia la discesa verso Livigno. Come le precedenti anche questa tappa è prettamente montuosa, tecnicamente più semplice delle altre ma con distanze più lunghe tra un pernottamento e l’altro ci obbliga a valutare sempre attentamente la nostra condizione fisica.

I punti di maggiore interesse lungo il percorso sono: il Pizzo Scalino, il Rifugio Maffina, Prato Valentino, il Passo di Meden, il laghetto presso il rifugio Schiazzera, la piana dei laghi di Tres, il Lago Negro, la Val Viola, il passo d’Eira,

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Prato Valentino
Prato Valentino
Il Bivacco Caldarini
Il Bivacco Caldarini
Colle delle Mine verso Livigno
Colle delle Mine verso Livigno


VI tappa settore Nord da Livigno al passo dello Stelvio

Da Livigno parte la Sesta Tappa Del Sentiero Italia, una tappa non molto lunga, si sviluppa per circa 38 Km ma arriva a quote molto alte toccando i 3033 mslm del Piz Umbrail poco prima di chiudere la tappa al passo dello stelvio. Pur essendo una tappa breve, al suo interno va affrontato un tratto impegnativo che porta dal rifugio monte scale nei pressi della diga del lago di Cancano fino alla cima del Piz Umbrail. Per arrivare in cima vanno saliti quasi 1300 metri di dislivello inoltre il tratto che separa la cima del Piz Rims dall’Umbrail è una cresta di quasi 2 Km a circa 3000 mslm, a cui si arriva già stanchi dalla lunga salita, inutile dire che si tratta di una tappa riservata solo agli escursionisti esperti e preparati. In alternativa è possibile reggiungere il passo dello Stelvio in Bus, per farlo, dalla diga del Cancano si deve scendere fino all’abitato di Valdidentro.

In questa tappa molto alpinisitca i punti più interessanti sono: il Lago di Livigno, l’Alpisella, i laghi di Cancano, la Val Di Dentro, la vecchia casermetta degli Alpini, le postazioni militari al passo della Forcola, il Piz Umbrail e la sua meravigliosa vista.

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Livigno
Livigno
Postazioni militari alla Forcella
Postazioni militari alla Forcella
panorami dello Stelvio
panorami dello Stelvio


I tappa settore Sud, da Monte Olimpino a Pasturo

Il tratto lombaro è percorribile su due settori, quello Nord descritto fino a qui e quello Sud di cui ci occupiamo ora. Il settore Sud pur non raggiungendo continuamente quote alte come il tratto settentrionale presenta comunque tratti che richiedono capacità elementari di alpinismo, come ad esempio in questo primo tratto che si affronta la cresta Piancaforma per raggiungere la cima della Grigna Settentrionale.

Si parte anche da qui da Como, frazione di Monte Olimpino, poi con la funicolare che sale a Brunate si  segue la via del Triangolo Lariano che ci porta vicino alla cima del Monte San Primo e poi in discesa fino a Bellagio, qui ci si imbarca si attraversa il lago di Como e da Varenna inizia la salita che ci condurrà in cima alla Grigna (2328 mslm), punto più altro di questa tappa che misura 72 Km. Da questa famosa cima lombarda inizia la discesa che che ci porta a Pasturo in Valsassina.

I punti più interesanti sono: il Faro Voltiano, il Monte Boletto, la rigogliosa faggeta nei pressi della Bocchetta di Lemma, l’accogliente Rifugio Riella, il Passo di TerraBiotta, Bellagio, il Cainallo, il bivacco Brigata Poletti, la Cresta di Piancaforma, Grigna Settentrionale

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Le Grigne
Le Grigne
Panorami sul Triangolo Lariano
Panorami sul Triangolo Lariano
la Valsassina
la Valsassina


II tappa settore Sud, da Pasturo a Capo di Ponte

la seconda tappa del settore Sud riparte da Pasturo e in ben 135 chilometri arriva a Capo di Monte provincia di Brescia restando sempre prevalentemente in ambiente montano toccando anche la quota di 2800 mslm salendo la cima del pizzo Tre Confini. Da Pasturo ci si porta nel comune di Barzio (eventualmente con un bus) e da qui in funivia si sale ai Piani di Bobbio da cui inizia la lunga traversata delle alpi Orobiche. Non si scende mai a valle per quasi tutto il chilometraggio quindi si tratta di un tratto assolutamente alpino da valutare con attenzione.

I punti di maggiore interesse sono: Il Passo Del Gandazzo, la Bocchetta di Valpianella, i pascoli attorno al passo San Marco, il Bivacco Zamboni, i Laghi di Porcile, Lago Rotondo, il Rifugio Baroni al Brumone, il Rifugio Coca, Lago del Berbellino, il Passo Venano, Passo e lago del Venarcolo, Passo del Vivione

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La conce dei laghi di Berbellino
La conce dei laghi di Berbellino
Il Passo San Marco
Il Passo San Marco
La Presanella
La Presanella


III tappa settore Sud, da Capo di Ponte al rifugio Bozzi

La Terza Tappa del settore Sud ci porta da Capo di Ponte al rifugio Bozzi, per arrivarci ci vogliono circa 80 km sempre in un ambiente montuoso e sinceramente spettacolare, specialmente in corrispondenza dei tre punti più alti, il passo Poia a 2780 msls, il Passo Miller a 2859 mslm e il passo Premassono a 2834 mslsm che ovviamente richiedo un po di confidenza con l’alta montagna per essere scollinati. Nell’ultima parte della tappa i panorami ai piedi del gruppo dell’Adamello sono unici. La salita più lunga è la prima, da capo di Ponte al rifugio de Marie, circa 1100 metri di dislivello ripidi e senza pause, meglio partire riposati!

I punti più interessanti sono: la piana del Volano dove sorge il rifugio de Marie, il Passo delle Basse, il suggestivo passo della porta, il rifugio Lissone, ghiaioni e resti di neve al Passo Poia, il Passo Miller, il rifugio Tonolini con il suo panorama sul Lago Baitone, il Passo Premassone, le desolate pietraie tra il passo Pantano e il rifugio Garibaldi, le trincee nei pressi del Rifugio Garibaldi.

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il Parco Naturale dell'Adamello
il Parco Naturale dell'Adamello
Il Pizzo Badile Camuno
Il Pizzo Badile Camuno
Lago Baitone
Lago Baitone


III tappa Variante Est da Capo di Ponte a Limone sul Garda

Con questa variante, la Est, si conclude il tratto lombardo del  Sentiero Italia. Si parte sempre da Capo di ponte ma invece di andare in direzione del massiccio dell’Adamello, ci si dirige prima a Sud, poi a Est fino a raggiungere Limone sul Garda, sulle sponde del Lago di Garda. La variante misura circa 106 Km ed è mediamente più bassa, il punto di maggiore quota lo si tocca in corrispondenza del Passo di Frenone a circa 2400 metri.

Ci sono dei tratti lunghi ma con dislivelli più contenuti e in ambienti di montagna meno severi.

 

I punti di particolare interesse sono: la corna Bianca, l’altopiano nei pressi del Rifugio Mare, il passo Frerone, il rifugio Tita Secchi e il lago della Vacca, la piana di Bruffione, il Lago d’Idro, il Parco dell’Alto Garda Bresciano, il passo del Tremalzo

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Lago di Garda
Lago di Garda
Nei pressi de Rif. Tita Secchi
Nei pressi de Rif. Tita Secchi
il Monte Frerone
il Monte Frerone