Val veny e val ferret

le sorelle diverse che abbracciano il monte bianco

Val Ferret
Val Ferret

Due Valli separate fra loro, ma disposte entrambe da sud ovest a nord est, l’una, la continuazione dell’altra, diverse fra loro, ma entrambe ai piedi del massiccio del Monte Bianco.

È così che si presentano la Val Veny e la Ferret, due sorelle diverse, ma indissolubilmente unite dal destino di fare da platea e insieme da palcoscenico per lo spettacolo del tetto d’Europa.

Idealmente unite dalla conca di Courmayeur iniziano la loro corsa in direzioni opposte che culmina al Col de la Seigne ( val Veny) e al Col del Grand Ferret (val Ferret). In questa corsa abbracciano quasi tutti i 4000 del gruppo del Bianco e i panorami che ci offrono sono quanto di più vario si possa trovare tra i monti, dai prati verdi alle distese di rododendri, e dai pascoli di alta quota fino ai boschi di conifere per poi salire verso le muraglie severe di granito e i seracchi appesi a strapiombo, tutto questo scenario è in continuo mutamento, segue il ritmo delle stagioni e con esso il cambio dei colori in uno spettacolo che non prevede ne pause ne fine.

Fin dai tempi dei romani, entrambe le valli erano ben conosciute per la facilità con coi consentivano di valicare verso i territori del nord, la val Veny specialmente, attraverso i dolci pendi che portano al Col de la Seigne consentiva traffici regolari anche fino al protrarsi dell’autunno.

Oggi purtroppo dal punto di vista storico non resta nulla di quelle vie di comunicazioni ma le due valli hanno saputo mantenere la loro importanza immutata nel tempo e oggi si presentano come due poli turistici importanti anche se, come sempre, diversi fra loro.

Val Veny
Val Veny

La Val Veny ha conservato un carattere molto più solitario e selvaggio, la strada per raggiungerla viene chiusa al traffico in estate e in inverno l’accesso è impedito a causa del pericolo valanghe, non esistono molte strutture di accoglienza se non nella parte più bassa della valle, il resto poi è solo natura, a parte l’accogliente rifugio Elisabetta che sorge non lontano dal Col de la Segne.

La Val Ferret invece è molto più antropizzata, alberghi, ristoranti, rifugi in fondovalle ed una strada asfaltata che la percorre fino in fondo rendono tutto meno selvaggio ma non necessariamente meno spettacolare, in inverno una bell’anello di fondo la percorre dalla frazione di Planpinceaux fino al fondovalle.

Negli ultimi anni la parte del leone l’ha fatta il rinnovato impianto di risalita, la monte bianco sky way, che porta fino a punta Helbronner. Sarei davvero bugiardo se dicessi che il panorama che si gode da lassù non è favoloso, ma ammetto che questo genere di turismo di alta quota con mini centri commerciali abbarbicati tra i ghiacciai è molto lontano dalla mia idea di montagna e di natura.

Lasciando però da parte le mie considerazioni personali queste due valli rappresentano un patrimonio naturalistico e paesaggistico che non teme rivali, in pochi posti come qui il confine tra alpinismo e escursionismo si fa così labile e confuso, ma ognuno qui può trovare la sua dimensione, dall’escursionista esordiente fino all’alpinista più allenato!

Considerando gli accessi regolati alle strade vi raccomando sempre di contattare l’ufficio del turismo di Courmayeur prima di pianificare una gita per evitare noiose e pessime sorprese!