Imbraghi, Corde, Scarpe e qualche accessorio

Imbraghi

il mio primo esordio in ferrata risale al mese di luglio del 1982, quando mio padre mi portò sulla cima Fanes Sud nel gruppo dolomitico delle Odle, in quei tempi lontani l’attrezzatura usata per l’assicurazione era un cordino legato in vita con un nodo bulino e due moschettoni alle estremità del cordino con cui ci si assicurava al cavo, il caschetto protettivo completava l’abbigliamento per le ferrate, inutile dire che da allora di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia, negli anni 90 il cordino venne sostituito dagli imbraghi, sia completi che ventrali, a cui si legava un cordino munito di dissipatore a corda per assorbire lo strappo di un eventuale caduta, infine oggi a farla da padrona sono i set da ferrata.

una corda avvolta nel dissipatore
una corda avvolta nel dissipatore

Il cordino che mi condusse sulla cima Fanes è il metodo più datato, ci si può assicurare usando un nodo bulino o costruendo un’imbracatura più complessa ed efficace nota come seggiolino svizzero. Con il metodo del nodo bulino la corda che si avvolge attorno alla nostra vita e che corre in diagonale sulla nostra schiena è la stessa a cui si fissano i moschettoni, mentre il seggiolino svizzero deve essere collegato a due differenti cordini a cui si aggancia il moschettone. Il vantaggio del cordino è la grandissima facilità di trasporto e di utilizzo, è molto leggero e si trasporta nello zaino senza problemi, è talmente rapido e versatile che può essere sempre tenuto nello zaino ed usato in caso ci si trovi davanti un tratto attrezzato inaspettato ed esposto, il punto debole è che in caso di caduta non viene esercitata nessuna dissipazione della forza e tutta l’energia della nostra caduta si trasferisce in un istante dal cordino alla nostra vita, inoltre in caso di ribaltamento dovuto ad una caduta nel vuoto corriamo il rischio di non essere trattenuti nell’imbrago!

Il seggiolino svizzero da questo punto di vista è più avvolgente e sicuro, e con le dovute manovre di corda è in grado di dissipare la forza in caso di caduta, ma è decisamente più complicato da realizzare, sia per la tecnica, sia perché richiede molta più corda, senza contare quella necessaria per fissare i due moschettoni.

imbrago ventrale
imbrago ventrale

L’imbragatura a cui si aggancia il cordino con i due moschettoni e il relativo dissipatore è l’attrezzatura classica, quella con cui personalmente ho salito la maggior parte delle vie ferrate. Rappresenta un ottimo punto d’incontro tra versatilità e sicurezza, non è  versatile come un cordino, ma è facile da indossare e molto sicura.

Ne esistono fondamentalmente due tipi, una completa, che si chiude all’altezza dello sterno ed una ventrale che si chiude in vita, la scelta dipende molto dall’abitudine, ma ci sono dei fattori oggettivi: l’imbrago completo si usa in pratica solo nelle vie ferrate, quindi non è riciclabile in alpinismo, questo perché in ferrata se si cade, al 99% si cade verso il basso e si tende a restare sostanzialmente in posizione eretta mentre perché il punto di ancoraggio e quasi sempre sopra di noi, mentre in alpinismo si può anche essere strattonati da un compagno di cordata verso il basso, in tal caso se l’imbrago che indossiamo si chiude sul nostro sterno noi riceveremo uno strattone a cui difficilmente potremo opporci, se invece indossiamo un imbrago ventrale lo stesso strattone, che avrà un angolazione molto più bassa, ci aiuterà a puntare i piedi e mantenere la posizione.

Un altro svantaggio dell’imbrago ventrale mentre si va in ferrata è che in presenza di uno zaino un po pesante, si rischia di essere ribaltati all’indietro in caso di caduta.

In generale questi imbraghi, completo o ventrale, hanno un altro punto positivo, ci consento di prendere confidenza con elementari nodi e manovre di corda, nozioni sempre molto utili per un escursionista!

un set da ferrata moderno
un set da ferrata moderno

Infine esistono i set da ferrata, dei sistemi già predisposti che devono solo essere fissati all’imbrago, possono essere statici o dinamici, entrambi assorbono il colpo dell’eventuale caduta ma lo fanno in modo differenti, i primi sono corde elastiche all’interno di un tubulo di fettuccia non elastico ma piegato su stesso, quando la parte interna si tenda fino ad un certo punto, il tubolo esterno si blocca arrestando il colpo, quelli dinamici sono composti da corde completamente elastiche che assorbono lo strappo.

I set da ferrata sono estremamente semplici da usare e non richiedono nessuna conoscenza di nodi o manovre di corde, e a parere mio questa estrema facilità di utilizzo non aiuta a familiarizzare con le tecniche di corde, anche le più banali!

Va detto per inciso che i set da ferrata attualmente sono i dispositivi alpinistici con il più alto numero di ritiri dal mercato in quanto difettosi, ci sono anche stati incidenti mortali.

È comunque vero che l’evoluzione tecnologia gioca a favore di questi sistemi di autoassicurazione che anno dopo anno possono fare tesoro degli errori commessi per puntare al miglioramento.

Se leggete le pagine di questo sito, avrete capito che anche per questioni anagrafiche, sono un montanaro vecchio stile, quindi prediligo la tipica imbragatura con dissipatore, cordini e moschettoni, ma questo è solo un parere personale, il consiglio che posso dare è di provare i diversi metodi e capire quale vi sta più comodo..!


Scarpe

una moderna scarpa da ferrata
una moderna scarpa da ferrata

In un mercato sempre più segmentato e verticalizzato, non potevano mancare gli scarponi da ferrata, che vanno ad affiancare la già nutrita schiera di calzature per la montagna.

Questi scarponi da ferrata sono in commercio ormai da una decina d’anni e si tratta sostanzialmente di una versione alleggerita dello scarpone pesante da alpinismo, la tomaia e la suola restano molto rigide mentre la parte che avvolge la caviglia è un po’ più leggera, nel complesso è una scarpa pensata per attività che si svolgono sostanzialmente in estate e con il tempo buono, quindi non particolarmente calda!

Servono davvero? Domanda interessante, diciamo che l’idea di base, tomaia forte scarpa avvolgente ma leggera non è male, però bisogna considerare il prezzo e tenere presente che sul mercato esistono diversi scarponi da montagna, non specifici per ferrate, ma che soddisfano questi criteri

Personalmente le trovo comode ed efficaci, ma non giustificano il prezzo dell’acquisto a meno che non si decida di impiegare sempre quelle anche su altri terreni e per altre attività escursionistiche, tenendo presente però che impermeabilità e tenuta termica di solito non sono strabilianti.

In generale tenete presente che vi serve una buona suola aderente e rigida (come per ogni altra attività montanara!!!) una volta soddisfatta questa esigenza il 90% del lavoro è fatto!


Caschetto

caschetto da ferrata e alpinismo
caschetto da ferrata e alpinismo

Salire una via ferrata, significa quasi sicuramente essere in compagnia di altri scalatori, e magari muoversi in ambienti di alta montagna, entrambi fattori che favoriscono la caduta di pietre. Mentre gli alpinisti sono solitamente più prudenti in materia di scariche di pietrame, i ferraioli (passatemi il termine, è affettuoso e non denigratorio) tendono ad essere un po’ meno prudenti e lo fanno a totale dispetto delle statistiche che indicano nella caduta di pietre il maggior fattore di incidente in ferrata!

Un sasso anche piccolo, pesante pochi grammi che cade da una decina di metri, può rivelarsi un brutto problema se ci colpisce in testa, stordimento e copiosa fuoriuscita di sangue dovuta alla fitta ramificazione di vasi sanguigni rappresentano un pericolo assolutamente da non sottovalutare!

In queste situazioni il caschetto è l’unica difesa che abbiamo, evitare di metterlo è una leggerezza davvero imperdonabile.

In commercio ce ne sono centinaia! Ricordatevi solo di verificare che siano omologati UIAA!


un paio di guanti da ferrata
un paio di guanti da ferrata

Fino ad ora vi ho raccontato degli strumenti imprescindibili per inerpicarsi su una via ferrata, oltre a questi ci sono anche dei materiali non indispensabili che però possono anche essere comodi!

I guanti da ferrata sono piuttosto utili nel difendere le mani dalle escoriazioni quasi inevitabili mentre ci si arrampica, inoltre il palmo è in materiale antiscivolo e fa una ottima presa sul cavo di metallo, unica pecca, se li indossate sarete praticamente obbligati a seguire i cavo, perché arrampicare sulla roccia con questi guati è estremamente scomodo e anche pericoloso perché la mano, se non trova un appiglio ben definito tende a scivolare all’interno del guanto!

Un altro accessorio utile è il magnesio in polvere, largamente usato nell’arrampicata per tenere la mani asciutte e fornire un ottima presa sulla roccia è vivamente consigliato se decidete di affrontare la ferrata usando il cavo come appiglio il meno possibile e divertendovi ad arrampicare in stile classico!

Potrebbe rivelarsi particolarmente utile in certi casi anche una normale corda da alpinismo, se un nostro compagno si trova in difficoltà possiamo aiutarlo assicurandolo in tensione durante la discesa o tenerlo in tensione in salita, ovviamente l’uso della corda è solo per chi sa cosa fare in questi casi, altrimenti è del tutto inutile!